Tutta la vita richiede un consumo di ferro importante.

Gli esseri umani lo usano per produrre, tra le altre cose, emoglobina e mioglobina, proteine che aiutano a immagazzinare e trasportare ossigeno in tutto il nostro corpo.

Da dove arriva il ferro?

Il nostro approvvigionamento di ferro deve essere continuamente rifornito di cibo.

Buone fonti di approvvigionamento sono carne, pesce, tuorli d’uovo, fagioli, noci e verdure di colore verde scuro.

Gli integratori di ferro sono un’altra possibilità; come suggerisce il loro nome, sono intesi come un’aggiunta a una dieta nutriente quando necessario, non come un sostituto.

Un buon integratore è Mineral Complex Plus che è ricco di potassio e magnesio ed è in grado di migliorare, di molto, la nutrizione interna che serve al nostro corpo.

Ci sono due tipi principali di ferro dietetico: eme (solo da carne) e non-eme (che si trova sia in fonti animali che vegetali). Il ferro eme è ben assorbito dall’organismo.

Al contrario, l’assorbimento del ferro non legato all’eme è fortemente influenzato dalle interazioni con altri componenti dei pasti.

Ad esempio, il tessuto muscolare nelle carni o negli alimenti ricchi di vitamina C, come arance e pomodori, può aumentarne l’assorbimento.

Il corpo mantiene un po’ di ferro in riserva.

Tuttavia, un basso consumo prolungato o un basso assorbimento può portare all’anemia, che è la mancanza di globuli rossi sani per il trasporto di ossigeno.

I possibili sintomi includono affaticamento, mancanza di respiro, sensazione di freddo, mal di testa, irritabilità, vertigini, vertigini o secchezza della pelle. È importante affrontare l’anemia da carenza di ferro (diagnosticata attraverso esami del sangue) perché può portare a problemi cardiaci nel lungo periodo.

L’anemia da carenza di ferro può anche essere un segno di una condizione di fondo come la celiachia, la malattia infiammatoria intestinale o il cancro colorettale.

Poiché il ferro viene versato con il sangue che esce dal corpo le altre persone che vivono con un elevato rischio di carenza di ferro includono donne che hanno le mestruazioni molto abbondanti e donatori di sangue che donano con grande frequenza.

Non è un bene comunque neppure consumare poi così tanto ferro, quindi attenzione, a meno che non si abbia emocromatosi, un disturbo genetico che colpisce fino a una persona su 200 di origine nord europea.

Quello che è un eccessivo assorbimento di ferro dà anche dei problemi fisici cronici molto gravi, causando segni come dolori articolari, dolori alla pancia e affaticamento. Se non trattata questa malattia, l’emocromatosi, può causare gravi problemi al cuore o al fegato, ma se gestita con una dieta a basso contenuto di ferro o una regolare rimozione del sangue, non deve necessariamente diventare un problema.

Quindi dobbiamo essere sempre in grado di decidere qual è la nostra alimentazione, imparando a usare quelle che sono le nostre informazioni per migliorare il nostro fisico e anche la nostra salute mentale. Quello che ci serve, per migliorare la nostra vita, è la conoscenza. Più cose sappiamo più siamo in grado di riconoscere quelli che sono i sintomi di una malattia. In caso di mancanza di ferro o di un eccesso di ferro ci sono dei sintomi evidenti di qualcosa che non va e non c’è nulla di meglio che saperne di più perché è solo così che si può raggiungere il giusto equilibrio in quello che mangiamo.

E voi? Avete mai avvertito dei problemi e non sapevate riconoscerli prima di oggi?